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A Cibotondo, si sta sempre in cucina: quella che da settembre vi ospiterà per le lezioni ma che, in queste settimane, mentre intorno ancora lavorano elettricisti e mobilieri, ha la funzione di laboratorio in cui ideare nuove ricette, provare ingredienti insoliti o tecniche da mettere a punto. In effetti, è la parte più stimolante del nostro lavoro. Che sia finalizzata alla “costruzione” di un corso, alla realizzazione di un prodotto editoriale o al semplice approfondimento di un alimento o di un metodo di cottura, la sperimentazione dà sempre grandi soddisfazioni. Anche a prescindere dai risultati perché – si sa – non tutte le ciambelle riescono col buco! Ma ogni test ci insegna qualcosa di nuovo e, soprattutto, ci fa scoprire nuovi sapori. L’ultimo in ordine di apparizione è stato con la quinoa: un finto cereale, perché come i cereali si cucina e si usa (ne esiste anche una farina) ma è di famiglia botanica diversa, tant’è che è senza glutine. Noi abbiamo provato la versione bio tricolore, bianca, rossa e nera, di Ecor. Semplicemente lessata 15 minuti in acqua (non aveva bisogno di ammollo, a differenza di altre qualità che altrimenti risultano amare), l’abbiamo condita con melanzane saltate con olio di sesamo e cumino, pomodorini freschi e basilico. Ci è piaciuta la consistenza croccante (ci è già venuto in mente di usarla per impanare qualcosa da friggere!) e il retrogusto morbido, quasi di frutta secca, forse da valorizzare con abbinamenti più mirati. Ma ci penseremo: il bello di avere una cucina laboratorio è che è sempre pronta per un nuovo esperimento!